Siamo sicuri di conoscere il senso della certificazione di qualità?

In primis proviamo a comprendere il senso del concetto stesso di qualità. La Treccani ci viene incontro e  recita:
Riferito a cose, oggetti e situazioni: qualità di una merce, di un prodotto, di un materiale con valore positivo, un tessuto, un vino, un marmo di qualità, di alto pregio; un tipo di lavoro per cui conta più la qualità che la quantità.

Nel mondo ISO la Definizione generale e’ questa:
la qualità è l'insieme delle caratteristiche e delle proprietà di un prodotto, di un processo o di un servizio, le quali conferiscono ad esso la capacità di soddisfare le esigenze implicite o espresse del cliente

meno immediato ma ci da’ una direzione su cio’ che un sistema di gestione della qualità si prefigge.

Le release che si sono succedute negli anni (la prima della serie 9000 fu del 1994, per poi avere un aggiornamento nel 2000 e l’ultima nel 2008) hanno adeguato le azioni che una azienda deve porre in essere alla nuova realtà economica e produttiva.

Come cambia la versione del 2015?

Dalla uscita della ISO 9001:2008 il mondo produttivo è entrato in una profonda crisi e i modelli organizzativi non sono stati spesso all’altezza delle mutate condizioni al contorno. Per questo motivo la nuova ISO insiste pesantemente sul concetto di Risk-based thinking.

Vale a dire che bisogna prevenire il più possibile i rischi che il proprio prodotto/servizio può causare ai clienti ed altre parti interessate. Si parla di un approccio ‘Risk Based Thinking’ di Risk Management nel quale si prendono in considerazione rischi in termine di reputazione, continuità del business, rischi ambientali, sulla sicurezza ed altro.

Questo e’ l’aspetto principale intorno a cui ruotano cambiamenti importanti e siginficativi della norma ma in ogni caso corollario di questo approccio. Schematicamente:

  • Il termine "informazioni documentate" ('documented information’) sostituisce "documenti e registrazioni"
  • Il termine ‘outsourcing’ è sostituito da "fornitura esterna" (‘external provision’)
  • Aumentano i requisiti riguardanti la Leadership
  • Scompare il  Rappresentante della Direzione
  • Devono essere meglio definiti gli obiettivi (riferimenti a Chi, Cosa, Quando)
  • Non è più richiesto il Manuale della Qualità
  • Le nuove ‘registrazioni’ da conservare sono invece:

     

    • registrazioni del processo produttivo che dimostrino che il processo produttivo è stato gestito in maniera conforme
    • obiettivi della qualità
    • competenze del personale
    • registrazioni dei monitoraggi e misure (controlli, collaudi, etc.)
    • revisione dei requisiti contrattuali
    • registrazioni della progettazione e sviluppo
    • rintracciabilità
    • tenuta sotto controllo delle modifiche
    • rilascio del prodotto/servizio conforme
    • strumenti di monitoraggio e misura, analisi, valutazioni (incluse le tarature)
    • audit interni
    • riesame della direzione
    • non conformità ed azioni correttive

Le aziende hanno tre anni di tempo per adeguarsi, ma e’ bene che l’approccio al sistema qualità cambi subito.

Ricordiamo infatti che la qualità e’ uno strumento a disposizione per migliorare l’efficacia delle azioni aziendali e che l’adeguamento significa migliorare fin da subito il modello organizzativo adattandolo alle mutate condizioni socio economiche.

vib

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