Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato la Legge Regionale n.31, pubblicata sul BURL del 01 dicembre, che stabilisce le finalità e le conseguenti disposizioni da seguire per ridurre il consumo di suolo su tutto il territorio regionale e per perseguire l'obiettivo di riqualificazione del suolo degradato.
In particolare, l'obiettivo principale è quello di far convergere gli strumenti urbanistici di vario livello (regionale, provinciale e comunale) verso la realizzazione di interventi edilizi in aree urbanizzate, degradate, dismesse o sottoutilizzate, così da preservare le aree più rilevanti dal punto di vista ambientale e paesaggistico nonchè le sempre più scarse zone agricole.
Nel concreto, sarà il Piano Territoriale Regionale (PTR) a dettare i modi per determinare e quantificare gli indici di consumo del suolo, riferiti agli ambiti omogenei in cui verrà suddiviso il territorio regionale, anche sulla base delle indicazioni fornite da Province e Città metropolitana.
E' obbligo dei Comuni recepire questi criteri negli sturmenti urbanistici, che potranno prevedere consumo di suolo esclusivamente nel caso in cui verrà dimostrata all'interno del Documento di Piano l'impossibilità tecnica e/o economica di riqualificare aree degradate.
I Comuni sono incentivati ad effettuare interventi di riqualificazione urbana, in quanto sarà concessa loro prioritariamente l'assegnazione di finanziamenti regionali.
In questa fase transitoria, cioè nel frattempo che prima la Regione (entro 12 mesi dall'entrata in vigore della LR), poi le Province e la Città metropolitana (entro 12 mesi dall'adeguamento del PTR) ed infine i Comuni (alla pirma scadenza del Documento di Piano) provvedano ad adeguare i loro strumenti urbanistici, i Comuni possono approvare solamente varianti di PGT o piani attuativi in variante che non prevedano nuovi consumi di suolo.
Fanno eccezione i PGT o le varianti giù adottate alla data di entrata in vigore della LR.