Il primo Piano Paessagistico Territoriale Regionale (PPTR) d'italia sarà in Puglia. Il PPTR supera i limiti normativi del precedente PUTT ed è volto alla salvaguardia del territorio regionale sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista paesaggistico e naturalistico.

E' il primo Piano sottoscritto in Italia sulla base degli adempimenti previsti del Codice dei Beni culturali e del paesaggio del 2004 (D.lgs. 42/2004) che manderà a casa il vecchio Putt, Piano urbanistico territoriale tematico.

L’accordo tra Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e la Regione Puglia è stato siglato venerdì 16 gennaio 2015 a Roma presso la sede del Ministero dei beni culturali. Entro trenta giorni dalla firma d’intesa del 16 gennaio, con approvazione definitiva della giunta regionale, il Piano diventerà operativo.

La giunta si è messa al lavoro per produrre un nuovo piano a seguito del riconoscimento di limiti concettuali presenti nel PUTT/P, già attivo nella regione Puglia dal 2000 ma redatto ai sensi della L.431/85 e quindi riferito soltanto ad alcune aree del territorio regionale, anziché correggere e integrare quello precedente, per adeguarlo al nuovo sistema di governo del territorio regionale e al nuovo Codice dei beni culturali e paesaggistici.

Tra i limiti rilevati nel precedente piano vi sono:

  1. la carente e non adeguata rappresentazione cartografica degli elementi oggetto di tutela che ha reso di difficile gestione il rilascio delle autorizzazioni;
  2. l’esclusione dal piano dei “territori costruiti" e di gran parte del territorio rurale che aveva reso il quadro conoscitivo molto frammentato e senza un’adeguata contestualizzazione degli elementi da tutelare;
  3. il carattere strettamente vincolistico dell’impianto normativo, a volte complesso e di difficile interpretazione.

 

Il Piano si configura come uno strumento avente come finalità non solo il mantenimento dei valori paesistici esistenti ma altresì la valorizzazione di questi paesaggi, il recupero e la riqualificazione dei paesaggi compromessi e la realizzazione di nuovi valori paesistici.

Oltre alla Relazione Generale e alle Norme Tecniche di Attuazione, il Piano si compone del: quadro conoscitivo, con la descrizione, interpretazione e rappresentazione dei paesaggi della Puglia, relativi agli 11 ambiti paesaggistici nei quali esso è articolato, dello scenario strategico e dei beni paesaggistici tutelati dal Codice e sottoposti a specifiche disposizioni.

I beni paesaggistici tutelati sono sottoposti a specifiche disposizioni che regolano il futuro del bene; gli indirizzi indicano ai soggetti attuatori gli obiettivi generali da conseguire, le direttive che devono essere recepite dai piani settoriali e locali, le prescrizioni che regolano usi ammissibili e trasformazioni consentite nelle aree interessate, misure di salvaguardia e utilizzazione, volte ad assicurare la rispondenza di piani e infine le linee guida volte a orientare la redazione di strumenti di pianificazione.

Il Ministro Dario Franceschini, presente nel momento dell'accordo, commenta: "E' importante che le altre regioni prendano esempio dalla Puglia"

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