Analisi della sismicità del territorio e carta della pericolosità sismica locale: focus sui comuni lombardi in zona sismica 4

Per i Comuni lombardi che, ai sensi della recente classificazione sismica di Regione Lombardia – D.G.R. 11 Luglio 2014 n. X/2129 (“Aggiornamento delle zone sismiche in Regione Lombardia”) entrata in vigore a partire dal 10 Aprile 2016, permangono in zona sismica 4, rimangono validi i seguenti percorsi dei livelli di approfondimento stabiliti con la D.G.R. IX/2616/2011:

  Livelli di approfondimento e fasi di applicazione
1^ livello – Fase pianificatoria 2^ livello – Fase pianificatoria 3^ livello – Fase progettuale
Zona Sismica 2-3 Obbligatorio Nelle zone PSL1 Z3 e Z4 se interferenti con urbanizzato e urbanizzabile, ad esclusione delle aree già inedificabili
  • Nelle aree indagate con il 2^ livello quando Fa calcolato > valore soglia comunale;
  • Nelle zone PSL Z1 e Z2.
Zona Sismica 4 Obbligatorio Nelle zone PSL Z3 e Z4 solo per edifici strategici e rilevanti di nuova previsione (elenco tipologico di cui al d.d.u.o. n. 19904/03)
  • Nelle aree indagate con il 2^ livello quando Fa calcolato > valore soglia comunale;
  • Nelle zone PSL Z1 e Z2 per edifici strategici e rilevanti.

1 PSL = Pericolosità Sismica Locale

Le aree a pericolosità sismica locale (PSL) sono ottenute attraverso l’esecuzione del 1^ livello di approfondimento che si articola nel riconoscimento delle aree passibili di amplificazione sismica sulla base sia di osservazioni geologiche (cartografia di inquadramento) sia di dati esistenti; l’esito di questo approfondimento risulta nella elaborazione della “Carta della pericolosità sismica locale”, nella quale sono riportate sia la perimetrazione areale sia lineare (quest’ultima prevista per le zone Z3a, Z3b e Z5) delle differenti situazioni tipo in grado di determinare gli effetti sismici locali.

Nel caso di un territorio comunale ricadente in zona sismica 4, al fine di definire se siano necessarie delle indagini sismiche di 2^ livello (il 1^ livello viene ereditato, ed eventualmente modificato, dallo studio geologico precedentemente elaborato), ossia di una caratterizzazione semi-quantitativa degli effetti di amplificazione attesi mediante stima della risposta sismica dei terreni in termini di valore di Fattore di Amplificazione (Fa), è opportuno:

  • capire se sia prevista la nuova costruzione (oppure delle modifiche che possano avere un impatto sulle fondazioni/terreno) di edifici strategici e rilevanti;
  • individuare in quale scenario di pericolosità sismica sia stato classificato il sito di interesse in cui si deve realizzare l’edificio strategico o rilevante – nello specifico, come da tabella precedentemente riportata, se l’area ricade nello scenario PSL Z3 o Z4 deve essere effettuato il 2^ livello, mentre (come dettagliato meglio di seguito) qualora dovesse ricadere nello scenario Z1 oppure Z2 si dovrà applicare il 3^ livello in fase progettuale.

 

Nel dettaglio, per le aree ricadenti in Z3 o Z4, l’applicazione del 2^ livello consente l’individuazione di siti in cui la normativa nazionale risulta insufficiente a salvaguardare dagli effetti di amplificazione sismica locale (Fa calcolato superiore al valore di Fa di soglia comunale fornito dal Politecnico di Milano); per queste aree si dovrà procedere alle indagini e agli approfondimenti di 3^ livello o, in alternativa, con l’utilizzo dello spettro di norma caratteristico della categoria di suolo superiore.

Pertanto, riassumendo, come da tabella precedentemente riportata, il secondo livello è obbligatorio per i Comuni classificati in zona sismica 4, nel caso di aree ricadenti negli scenari PSL Z3 e Z4, ove si preveda la costruzione di nuovi edifici strategici e rilevanti di cui al D.D.U.O. n. 19904 del 21 novembre 2003, ferma restando la facoltà dei Comuni di estenderlo anche alle altre categorie di edifici. Per le aree a pericolosità sismica locale caratterizzate da effetti di instabilità, cedimenti e/o liquefazione (zone Z1 e Z2 della Tabella 1 dell’Allegato 5 della D.G.R. IX/2616/2011) ove sia in progetto la realizzazione di edifici strategici o rilevanti non è prevista l’applicazione degli studi di 2^ livello, ma il passaggio diretto a quelli di 3^ livello.

Infine, non è necessaria la valutazione quantitativa al 3^ livello di approfondimento dello scenario inerente le zone di contatto stratigrafico e/o tettonico tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche molto diverse (zone Z5), in quanto esso esclude la possibilità di costruire a cavallo di due litotipi; tuttavia, in fase progettuale tale limitazione può essere rimossa qualora si operi in modo tale da avere un terreno di fondazione omogeneo; in caso di impossibilità di ottenere tale condizione, si dovrà procedere prevedendo opportuni accorgimenti progettuali atti a garantire la sicurezza dell’edificio.

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