Nell’ultima enciclica pubblicata, “Laudato Si”, il Santo Padre Papa Francesco, ha voluto esprimere la posizione che la Chiesa in primis, ma tutta l’umanità a prescindere dal proprio credo, dovrebbe avere nei confronti della Terra e dell’ambiente che ci circonda.
“L’interpretazione corretta del concetto dell’essere umano come signore dell’universo è quella di intenderlo come amministratore responsabile”.
L’esempio di San Francesco insegna che amare e rispettare la natura vuol dire aprirsi a categorie che vanno al di là della scienza e della biologia. Non si può negare il problema dell’inquinamento e dello sfruttamento dell’ambiente, ma per affrontarlo bisogna rimettere al centro l’essere umano e le sue relazione con la natura circostante. Solo così si può cogliere come l’ambiente sia un bene comune che tutti abbiamo il dovere di proteggere e curare.
Uomo e ambiente compongono un sistema integrato e solo affrontando il degrado ambientale nella maniera corretta potremo evitare il degrado dell’essere umano. E’ importante che la Chiesa comprenda di non avere una posizione prevalente, ma di avere l'obbligo di promuovere il dibattito tra gli scienziati per portare alla soluzione dei problemi di degrado dell’ambiente e della natura. E’ fondamentale non trascurare alcuna forma di sapienza e saggezza, compresa quella religiosa, per arrivare a costruire una nuova ecologia che ripari i danno causati finora da una tecnologia predominante e assolutista.
Non bisogna mai dimenticarsi che la Terra è un dono di Dio, che l’ha creata ancor prima di creare l’uomo, a cui l’ha poi donata. Tutta l’umanità, indipendentemente dalla fede, ha quindi il dovere di proteggerla e custodirla, poiché essa è al nostro servizio così come noi siamo al suo.
Un messaggio forte rivolto a tutti gli uomini di buona volontà, per primi ai politici, perché si cambi l’approccio all’ambiente che non deve essere una risorsa da sfruttare, ma deve diventare un dono da preservare con cura ed efficacia.
Deve cambiare anche la mentalità con cui si fa ecologia; non bisogna pensare ai singoli problemi da risolvere quando si manifestano. Si deve essere capaci di prevenire l’inquinamento e i danni ambientali. L’unico modo per farlo è cominciare a pensare che la Natura sia un bene che no ci è stato regalato ma bensì affidato, perché ne avessimo cura e rispetto, riconoscendone l’importanza fondamentale per la sopravvivenza di tutti noi.
