Il 22 dicembre è stato approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati il c.d. Collegato Ambientale (collegato alla legge di stabilità 2014),  DDL denominato “Green Economy”; si tratta di una legge che contiene disposizioni che riguardano il Green public procurement, il Made Green in Italy, i materiali post consumo ed il recupero degli scarti, la normativa sui rifiuti , la contabilità ambientale , la mobilità sostenibile, la remunerazione dei servizi ecosistemici ed ambientali, le procedure di impatto ambientale, le emissioni, l’energia, le bonifiche, la difesa del suolo e dei bacini idrogeografici, le risorse idriche e l’assetto idrogeologico.

Tra le numerose e importanti novità previste dal provvedimento, si segnalano norme per gli appalti "verdi" obbligatori per la P.a., semplificazioni per la valutazione di impatto ambientale, incentivi per le bonifiche dall'amianto, interventi sparsi per la tutela delle acque e le emissioni in atmosfera, fondi per la tutela del territorio, la mobilità sostenibile e le fonti rinnovabili. Ci sono novità in materia di rifiuti con incentivi per l'acquisto di materiali post consumo recuperati, interventi sulla "ecotassa", sanzione ad hoc per l'abbandono dei "rifiuti di piccolissime dimensioni", il ritorno del "vuoto a rendere".

Tra le altre, si riportano la soppressione del divieto di conferimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico superiore a 13.000 kJ e la semplificazione per i produttori agricoli nella tenuta dei registri di carico e scarico.

Il Decreto “Milleproroghe” 2016, approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 dicembre, ha invece  ufficializzato alcune proroghe per adempimenti e scadenze di vario genere.

Per quanto riguarda l’aspetto ambientale, è rinviato di un anno l'adeguamento del Sistri sospendendo per il 2016 l'applicazione delle sanzioni per la mancata operatività. Rimane invece obbligatorio e sanzionato il pagamento del contributo annuale. Sarà quindi obbligatorio continuare ad utilizzare i tradizionali registri di carico/scarico ed i formulari.

Infine, con DPCM del 21 dicembre 2015 “Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) per l’anno 2016” è stato confermato il modello di dichiarazione definito per il 2015.

 

 

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