Regione Lombardia: con d.g.r. X/4792 del 8 febbraio 2016, sono state adottate le "Linee guida per la componente salute pubblica negli studi di impatto ambientale e negli studi preliminari ambientali", in revisione ed integrale sostituzione della d.g.r. 1266/2014 "Linee guida per la componente ambientale salute pubblica degli studi di impatto ambientale"
Le Linee guida si applicano obbligatoriamente, dal 19 Febbraio 2016, a tutti progetti in procedura di VIA e di verifica di assoggettabilità.
L'allegato A alla d.g.r. X/4792 illustra i riferimenti fondamentali per la redazione degli studi di impatto ambientale e degli studi preliminari ambientali relativamente al settore salute pubblica.
A tale scopo assume rilievo il capitolo 3 dell'Allegato A, ove viene delineato l’approccio metodologico che il proponente deve seguire per produrre la documentazione necessaria a chiarire i possibili effetti o impatti dell’opera in progetto sulla salute della popolazione
Seppur su un differente livello di approfondimento atteso, la metodologia di indagine proposta per lo studio di impatto ambientale e per lo studio preliminare ambientale, appare analoga.
Si prevede che la valutazione della componente "salute" sia esplicata attraverso una serie di passaggi ben definiti e concatenati. Ogni passaggio prevede un quesito: in caso di risposta negativa lo studio si conclude, in caso di risposta affermativa lo studio procede con il quesito successivo.
- il progetto prevede emissioni/scarichi nelle matrici ambientali?
- esiste popolazione direttamente esposta?
- quali sono gli effetti attesi sulla salute?
Il quesito numero n. 3 risulta meritevole di particolare attenzione nel caso di redazione di uno studio preliminare ambientale: nei casi in cui si attendono o non si possono oggettivamente escludere effetti sulla salute, la normativa suggerisce di non proseguire nella redazione di uno studio preliminare ambientale ma di passare direttamente alla redazione di uno studio di impatto ambientale.
Nel caso si rilevi la possibile presenza di effetti sulla salute o che comunque tali effetti risultino non escludibili, sarà necessario fornire una sintesi delle evidenze di letteratura riguardanti gli effetti ipotizzati sulla salute pubblica, con lo scopo di:
- identificare gli esiti sanitari connessi con ciascun inquinante;
- identificare le fasce suscettibili di popolazione;
- fornire una stima dell’effetto dell’inquinante sulla salute, sia essa di tipo tossicologico o epidemiologico;
- fornire una stima plausibile dei casi attribuibili all’opera.
In merito alla letteratura che può essere consultata ed utilizzata come riferimento attendibile, vista la vastità del campo, la d.g.r. fornisce indicazioni generiche quali " Gli effetti attesi sulla salute come conseguenza di un’opera di cui si propone la realizzazione possono essere evidenziati solo da una analisi esaustiva, aggiornata e corretta della letteratura disponibile, italiana ed internazionale, privilegiando le fonti che sono riconosciute più autorevoli o maggiormente espressive del livello di conoscenza e consapevolezza della comunità scientifica."
Analogamente ai quesiti precedenti, il capitolo si chiude qualora gli impatti attesi siano inferiori alle soglie che la letteratura definisce significative.
In caso contrario si deve procedere indagando sullo stato di salute della popolazione ante operam e con la stima dell’impatto generato su di essa in fase di cantiere, esercizio e dismissione.
Per i progetti di opere la cui fase di trattazione della componente salute pubblica sia giunta a questo stadio, risulta obbligatoria la fase di consultazione/confronto con le ATS [Agenzie di tutela della salute, istituite dalla l.r. 23/2015, ex ASL], da sviluppare propedeuticamente al deposito dell’istanza di VIA.
L'analisi degli impatti deve infine essere affiancata da una valutazione delle opere di mitigazione, intese come indirette ovvero come azioni collegate alle altre componenti ambientali che possono avere effetti sulla salute e deve concludendosi con la definizione delle previste attività di monitoraggio del processo realizzativo, al fine di permettere di valutare quanto le fasi attuative dell’opera si avvicinano o si discostano dalle indicazioni previsionali.